Facebook Twitter WhatsApp LinkedIn Telegram

Enciclopedia

Spalla

La spalla è una articolazione complessa che mette in collegamento il braccio al tronco. È composta da tre ossa e quattro legamenti che lavorano assieme per permettere di muover il braccio e la mano secondo la propria volontà. I suoi movimenti, molto più ampi e maggiori rispetto a quelli realizzabili dalle altre articolazioni del corpo, necessitano di una maggiore libertà d’azione che però corrisponde anche a una maggiore instabilità. Per fronteggiare a questa situazione, l’articolazione della spalla è provvista di un insieme articolato di tendini e muscoli.

Che cos’è la spalla?

 

È l’articolazione più complessa, più sofisticata e con capacità di movimento maggiori di tutto il corpo umano. È costituita da ossa (omero, scapola e clavicola) e da legamenti ed è collegata a tendini, muscoli e nervi che ne consentono le azioni, oltre ad avere vasi sanguigni che permettono la sopravvivenza dei tessuti di cui essa è costituita. La zona superiore della spalla è determinata dall’articolazione tra la scapola e la clavicola, che dalla parte opposta si articola con lo sterno. La scapola, invece, si articola anche con l’omero, la cui testa a sfera è inserita dentro la cavità gleinoidea, una conca sulla superficie della scapola. I così chiamati tubercoli dell’omero permettono invece alla muscolatura della cuffia dei rotatori di legarsi solidamente all’articolazione della spalla. I quattro legamenti congiunti alle ossa della spalla sono chiamati legamenti gleno-omerali (superiore, medio e inferiore), e nella loro totalità connettono l’omero alla cavità glenoidea e sono poi i responsabili della maggior parte della solidità della spalla. Il legamento coraco-acromiale, che va a legare la scapola alla clavicola, i legamenti coraco-clavicolari (trapezoide e conoide), che legano la clavicola alla scapola consentendo loro di restare attaccate e sopportare carichi pesanti. Per concludere, il legamento omerale trasverso, che tiene ben saldo il tendine della testa lunga del bicipite nell’incavo fra i due tubercoli dell’omero.

A che cosa serve la spalla?

 

La spalla collega braccio e mano al tronco del corpo umano e permette di muoverli e posizionarli come desiderato. Muovendosi anche nella zona posteriore del torace la scapola consente movimenti ad ampio raggio che possono essere effettuati con il braccio. A prendere parte a questo processo sono sia l’articolazione tra scapola e omero, sia l’articolazione scapolo-toracica, cioè quella tra la scapola e le costole, localizzata nella zona posteriore del torace.

 

I movimenti di base del braccio permessi dalla spalla sono la flessione, l’estensione, l’abduzione (ovvero l’elevazione laterale), la rotazione esterna e quella interna e la rotazione anteroposteriore.