Facebook Twitter WhatsApp LinkedIn Telegram

Enciclopedia

Anemia da carenza di ferro o anemia sideropenica

L’anemia da carenza di ferro è la tipologia più diffusa di anemia. E’ anche detta anemia sideropenica (deriva dal latino sìderos = ferro e penìa = povertà) o anemia marziale. E’ una condizione per la quale nell’organismo non sono presenti i giusti livelli di ferro, e ciò pregiudica il trasporto di ossigeno tramite il sangue provocando, tra le altre cose, spossatezza e fiato corto.

Che cos’è l’anemia da carenza di ferro?

Il ferro è un minerale basilare per determinate funzioni biologiche, tra cui la creazione dell’emoglobina. Quando si ha una carenza di ferro, causata da uno scarso apporto tramite l’alimentazione, da difficoltà nell’assorbimento, da perdite ematiche, la produzione di emoglobina non è sufficiente, e ciò provoca una scarsa circolazione di ossigeno attraverso l’organismo. Riguarda tutte le fasce di età, ma soprattutto i bambini, gli adolescenti, le donne in età fertile, in gravidanza e allattamento.

Quali sono le cause dell’anemia da carenza di ferro?

L’anemia da carenza di ferro si determina quando l’organismo non ha livelli di ferro adeguati per produrre l’emoglobina. L’emoglobina è una proteina che si trova nei globuli rossi, e che si lega all’ossigeno trasportandolo nel sangue per rifornire muscoli, tessuti e organi. Le cause della carenza di ferro possono essere molteplici:

Emorragie e sanguinamenti. La perdita di sangue, anche se non visibile o interna, può implicare una diminuzione dei livelli di ferro. Questo accade spesso nelle donne in età fertile, durante le mestruazioni. Il sanguinamento può inoltre essere occulto, lento e cronico, per esempio quando la perdita di sangue avviene all’interno del corpo, a causa di un’ernia iatale, di polipo del colon-retto, di un’ulcera peptica, o per via di un tumore.

Apporto non adeguato nell’alimentazione. L’anemia può essere provocata da un regime alimentare in cui è severamente ridotto l’apporto di ferro. E’ una condizione piuttosto rara, dato che un’alimentazione varia permette di ottenere il giusto apporto di ferro, ma può originarsi da disturbi alimentari o regimi esageratamente drastici.

Scarso assorbimento del ferro. In certi soggetti possono essere presenti anomalie del metabolismo che non permettono di assimilare adeguatamente il ferro introdotto con l’alimentazione. Questo succede, per esempio, quando si presentano malattie intestinali croniche (colite ulcerosa e morbo di Crohn) o di celiachia, che provocano il deterioramento dei villi intestinali e pregiudicano la capacità di “ricavare” il ferro dai cibi, di diverticoli, tumori del colon e dello stomaco.

Gravidanza e allattamento. Sono momenti della vita  critici per le scorte di ferro, dato che c’è necessità di un fabbisogno più importante di ferro per il corretto sviluppo del feto.

Interventi chirurgici. Gli interventi che prevedono l’asportazione o il bypass di parti del tubo intestinale possono diminuire la capacità di assimilazione del ferro.

Quali sono i sintomi dell’anemia da carenza di ferro?

I sintomi di un’anemia da carenza di ferro mutano col passare del tempo. All’inizio possono essere di leggera entità, visto che l’organismo si rifornisce dai depositi di ferro presenti sotto forma di ferritina. Quando la carenza si prolunga, i sintomi si acuiscono e si possono presentare:

  • estremo affaticamento e stanchezza (astenia)
  • pallore
  • irritabilità
  • cefalea
  • insonnia
  • fiato corto e mancanza di respiro
  • dolore toracico
  • vertigini e capogiri
  • mani e piedi freddi
  • unghie fragili
  • caduta di capelli
  • accelerazione del battito cardiaco
  • bruciore alla gola
  • inappetenza
  • formicolio alle gambe

Come prevenire l’anemia da carenza di ferro?

La prevenzione fondamentale per scongiurare l’anemia sideropenica. Occorre seguire un’alimentazione varia, che preveda alimenti ad alto tenore di ferro quali carni rosse, carne di maiale, verdure a foglia verde, frutta secca, pollo, frutti di mare, legumi. A questi cibi si possono aggiungere alimenti con alto tenore di vitamina C, che favoriscono l’assimilazione del ferro. Occorre prestare una certa attenzione per quanto riguarda l’alimentazione di bambini, donne in gravidanza e in allattamento.