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Enciclopedia

Tumori benigni

Quando si parla di tumore benigno non si parla di cancro. La caratteristica dei tumori benigni è la crescita di alcune cellule che si sviluppano più del dovuto, generando delle masse che possono assumere anche grandezze considerevoli: contrariamente alle cellule del cancro, però, queste masse restano ben delimitate, conservano le caratteristiche del tessuto da cui hanno origine e non tendono né a invadere gli organi circostanti, né a produrre metastasi (meccanismo attraverso cui le cellule cancerose si diffondono in altre parti del corpo attraverso i vasi sanguigni o linfatici, “colonizzando” altri organi e tessuti).

Che cosa sono i tumori benigni?

La caratteristica dei tumori benigni è rappresentata dalla crescita di alcune cellule che si sviluppano più del dovuto, dando vita a delle masse che possono assumere anche grandezze considerevoli: contrariamente alle cellule cancerose, però, queste masse restano delimitate, conservano le caratteristiche del tessuto originario e non tendono né a invadere gli organi circostanti, né a determinare metastasi.

Alcuni tra i tumori benigni più comuni includono:

  • i fibromi uterini,
  • i lipomi (dal tessuto adiposo);
  • gli angiomi (tumori dei vasi sanguigni);
  • i meningiomi (si formano dalle meningi,
  • le membrane che ricoprono il cervello e il midollo spinale);
  • i neurinomi del nervo acustico;
  • gli adenomi dell’ipofisi;
  • i mixomi (si formano nel cuore);
  • i noduli tiroidei e i noduli delle corde vocali (in entrambi i casi si tratta, spesso, di casi di natura non tumorale, ma possono anche essere tumori benigni o più raramente maligni).

Da cosa possono essere causati i tumori benigni?

Le cause che possono determinare la nascita dei tumori non sono del tutto note. È ormai risaputo, però, che alcuni fattori ne determinano lo sviluppo: tra questi, la presenza nel proprio corredo genetico di determinati geni e/o di alcune mutazioni di specifici geni che regolano la proliferazione e la sopravvivenza delle cellule (queste mutazioni possono essere causate da stimoli esterni, ad esempio dall’esposizione a determinate sostanze di origine chimica, fisica o virale).

Con quali sintomi si manifestano i tumori benigni?

Nonostante la natura benigna, è possibile che il tumore comporti disturbi: questo può avvenire, ad esempio, quando il tumore ha sviluppo in una ghiandola che inizia a produrre quantità eccessive di alcune sostanze. Talvolta i sintomi dipendono dalla localizzazione del tumore che, crescendo, può comprimere i vasi sanguigni o gli organi vicini, provocando dolore o sintomi di natura molto diversa (i lipomi, ad esempio, possono essere dolorosi o fastidiosi se si trovano a comprimere dei nervi; i neurinomi del nervo acustico possono provocare problemi di udito o di equilibrio).

Come eseguire la diagnosi?

In base ai vari tipi di tumore, si può avere una diagnosi di tumore benigno diversa, che può essere eseguita solo attraverso specifica consultazione medica. In alcuni casi può risultare necessario sottoporre il tessuto tumorale prelevato a un esame istologico, allo scopo di escludere la presenza di cellule maligne e confermare la natura benigna del tumore.

Trattamento

Non è previsto trattamento per la maggior parte dei tumori benigni.

La cura dei tumori benigni è prevista solo nei casi in cui si presenti il rischio che degenerino o se comportano dei disturbi: in questi casi, di solito, l’asportazione chirurgica è sufficiente per una guarigione definitiva.