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Enciclopedia

Misurazione del gradiente pressorio venoso (HVPG)

Che cosa si intende per misurazione del gradiente pressorio venoso?

L’Hepatic Venous Pressure Gradient o HVPG è la misurazione del gradiente pressorio venoso epatico, parametro che viene utilizzato per valutare la pressione della vena porta. In condizioni pressione portale “normale” i valori dell’HVPG si attestano tra 3 e 5 mmHg; si parla di ipertensione portale “lieve” quando l’HVPG è compreso tra 6 e 9 mmHG; si parla di ipertensione portale “clinicamente significativa” quando l’HVPG è uguale o maggiore a 10 mmHg.

 

 

Per cosa viene utilizzata la misurazione del gradiente pressorio venoso?

L’HVPG trova impiego nella diagnosi di un’eventuale presenza di ipertensione portale, condizione caratterizzata da un aumento patologico della pressione nel distretto venoso portale che può essere riscontrata in diverse condizioni patologiche – in particolare a carico del fegato – e prevalentemente nella cirrosi epatica, di cui costituisce la più rilevante complicanza.

 

 

Si prevedono norme di preparazione?

Occorre che il paziente sia a digiuno da almeno 8 ore.

 

 

Chi può essere sottoposto alla misurazione del gradiente pressorio venoso?

A questo esame vengono sottoposti tutti i soggetti per i quali si renda necessario misurare la pressione della vena porta.

 

 

La misurazione del gradiente pressorio venoso è dolorosa o pericolosa?

Le tecniche di misurazione diretta della pressione portale sono basate sul cateterismo chirurgico, percutaneo transepatico o transvenoso della vena porta e risultano piuttosto invasive. Altre tecniche di misurazione indiretta risultano invece meno invasive: tra queste, la procedura più utilizzata consiste nel misurare, attraverso l’approccio transgiugulare o transfemorale, la pressione venosa epatica libera (FHVP= Free Hepatic Venous Pressure) di una delle vene epatiche e la pressione incuneata (Wedged Hepatic Venous Pressure, o WHVP) della stessa vena epatica, ottenuta occludendo la vena. Il gradiente pressorio venoso-epatico (cioè l’HVPG) è il risultato di WHVP-FHVP. Generalmente, questa procedura viene ben tollerata dal paziente, per cui permette misurazioni ripetute.

 

 

Come viene svolta la misurazione del gradiente pressorio venoso?

Per la misurazione, si fa sdraiare il paziente in posizione supina. Dopo un’adeguata disinfezione si procede a praticare un’anestesia locale nel distretto corporeo in corrispondenza della vena (giugulare o femorale) che verrà impiegata per eseguire la procedura. Questa tecnica, eco-guidata, include l’utilizzo di un introduttore attraverso la vena per far avanzare un catetere radiopaco a palloncino sotto controllo fluoroscopico fino a una delle vene epatiche, nella quale verranno effettuate misurazioni ripetute della pressione epatica con il catetere incuneato (cioè occludendo la vena) e libero. In genere, questa procedura permette misurazioni ripetute in quanto viene ben tollerata dal paziente.